Daniele Barbieri
Questo non è un intervento. D’altra parte è una realtà anche negare la realtà che sta davanti ai vostri occhi, e quando una realtà ne nega un’altra e sono tutte e due immediatamente evidenti, si crea con evidenza un effetto di senso.
D’altra parte, anche se io non fossi Corrado Costa, quale evidentemente non sono, potrebbe piacermi mettere a conflitto due realtà ugualmente evidenti. Se ne potrebbe ottenere un effetto patafisico, se questo fosse un racconto o una poesia, quale evidentemente non è. Ma la patafisica non sarebbe che la superficie, la stagnola che incarta un cioccolatino concettuale, che avrebbe un sapore profondo, se evidentemente non lo volesse avere, perché la superficie è in realtà più profonda del profondo, e questa stessa non è un’osservazione profonda, perché la profondità è spesso troppo superficiale, e qui noi vogliamo andare più in là.
Se questo fosse un intervento su Corrado Costa, tutto questo prenderebbe magari un senso, ma evidentemente questo non è un intervento. Se giocassimo al gioco di Corrado Costa dovremmo magari parlare di film, dei miei film, e costruire con gli elementi del film la nostra ossessione falsamente patafisica, ma siccome questo non è un gioco e ci stiamo prendendo musicalmente e seriamente sul serio, evidentemente parliamo d’altro e trasmettiamo un messaggio attraverso il rifiutarci di farlo. Non c’è scampo al disordine semiologico, e non c’è uscita dalla deriva delle uscite. Anche se io fossi Corrado Costa, quale evidentemente io qualche volta sono, la via d’uscita non ve la vorrei mostrare, perché quando uscite il gioco è finito, e questo, evidentemente e seriosissimamente, non è un gioco e non è un intervento e io non sono Corrado Costa e tutto questo non vuole dire niente. Ma si tratta di un niente profondamente e leggiadramente musicale e significativo, e questo è il gioco dello pseudo-Corrado Costa, che non è un gioco, non è un intervento e sicuramente non ha fine.
(Daniele Barbieri, Questo non è un titolo, letto nell’evento: “il_titolo_lo_mettiamo_dopo [una serata per Corrado Costa]”, nell’ambito della VIII edizione del Festival Bologna in Lettere)