Biagio Cepollaro, nato a Napoli nel 1959, è poeta, critico letterario e artista visivo. Tra i protagonisti della ricerca poetica già dagli anni ’80 e ’90, negli anni zero è stato tra i primi a diffondere la poesia in rete. Esordisce nel 1984 con Le parole di Eliodora (Forum Edizioni, Forlì) a cui fa seguito una prima trilogia: Scribeide, (Piero Manni ed., Lecce, 1993), con prefazione di Romano Luperini; Luna persciente (su interessamento di Amelia Rosselli con Carlo Mancosu Ed., Roma, 1993) prefato da Guido Guglielmi; e Fabrica (Zona editrice, Genova, 2002) con prefazione di Giuliano Mesa. Negli anni della prima trilogia fonda la rivista Baldus e il Gruppo 93, teorizzando il “postmoderno critico” e partecipando a molti readings internazionali: Milanopoesia (dall’edizione del 1989 a quella del 1992); Ginevra (Festival internazionale di poesia sonora, 1990); New-York (Disappearing pheasant, 1991); Marsiglia (Poesie Italienne, 1992); Parigi (Istituto italiana di cultura, 1993 e 1995); Los Angeles (Department of Italian, UCLA, 1994); Barcellona (Poliphonix, 1997); Palma de Majorca, (II Festival de poesia de la Mediterrania, 2000). Tra il 1993 e il 1997 scrive La Notte dei botti, un romanzo che resterà on line fino all’edizione cartacea del 2018 realizzata da Miraggi edizioni, Torino. Con la pubblicazione di Versi nuovi (Oedipus ed., Salerno-Roma, 2004) e di Lavoro da fare (e-book 2006, dal 2017 cartaceo per i tipi di Dot-com Press, Milano) si apre una nuova fase poetica che apre agli anni della seconda trilogia: Le qualità (La camera verde, Roma, 2012); La curva del giorno (L’arcolaio, Forlì, 2014) e Al centro dell’inverno (L’arcolaio, Forlì, 2018). Contemporaneamente alla stesura di questa seconda trilogia, dal titolo Il poema delle qualità, si dedica alla costruzione pionieristica di edizioni digitali di poesia rendendo disponibili on line ristampe di libri introvabili, di autori come Giulia Niccolai e Luigi Di Ruscio e di inediti di Amelia Rosselli. Nel 2018 esce per Miraggi di Torino il romanzo La notte dei botti, scritto tra il 1993 e il 1997 e fino alla pubblicazione cartacea rimasto on line. Di quest’opera si parlerà diffusamente nella trasmissione di Rai Radio 3 Fahrenheit Un libro al giorno del 21 agosto 2018. Negli anni della seconda trilogia si impegna sempre più nelle arti visive associando ad opere di pittura delle pubblicazioni di versi con allestimento di varie mostre. Nel fuoco della scrittura, La Camera verde, Roma,2008 raccoglie immagini e testi poetici relativi all’omonima mostra di pittura tenutasi presso La Camera verde di Roma nel 2008; Nel fuoco della scrittura è anche il titolo delle sue esposizioni a Napoli (Il filo di Partenope, 2009), a Piacenza (Laboratorio delle Arti, 2009) e a Milano (Archi Gallery, 2009); Da strato a strato, introduzione di Giovanni Anceschi, La Camera verde, 2009: si tratta di 21 immagini di opere e 21 stanze di un poemetto, oggetto di una mostra all’ Antiquum Oratorium Passionis della Basilica di S. Ambrogio a Milano, 28 gennaio 2010; La Cognizione del dolore. Otto tele per Gadda, La Camera verde, 2010. Del 2011 sono le mostre milanesi La materia delle parole, catalogo a cura di Elisabetta Longari, Galleria Ostrakon; L’Intuizione del propizio, Officina Coviello e la collettiva da verso. transizioni arte-poesia, Accademia di Belle Arti di Brera, ex chiesa S. Carpoforo. Ha curato con Emanuele Magri la rassegna di video poesia Frames e Poiesis nel 2013, Galleria 10.2!, Milano; Mentre il pianeta ruota, mostra a cura di Fausto Pagliano, Laboratorio Primo aprile, Milano 2013. Del 2014 è la mostra Le tre vie, Voyelles e Visions, a Torino e del 2015 Una certa idea di verde a Movimento aperto a Napoli. Nel 2017 dedica alla memoria di Giuliano Mesa la mostra “Piccola fabrica”, presso la Libreria popolare di via Tadino a Milano. E’ del 2019 la mostra Variazioni dell’aria, Key Gallery, Milano. I suoi testi sono inclusi in molte antologie italiane e tradotti in molte lingue: Poesia italiana della contraddizione, a cura di Franco Cavallo e Mario Lunetta, Newton-Compton, 1989; I° Quaderno d’Invarianti, a cura di Giorgio Patrizi, Antonio Pellicani editore,1989; Di poesia nuova ’89, Proposte cinque, Piero Manni editore,1990; Gruppo 93, Le tendenze attuali della poesia e della narrativa, Piero Manni editore, 1993; 63/93 Trent’anni di ricerca letteraria, Elytra Edizioni, 1993; Poesia e realtà, a cura di Giancarlo Majorino, Tropea, 2000; Akusma, forme della poesia contemporanea, Metauro edizioni,2000; Leggere variazioni di rotta, a cura di Liberinversi, Le voci della luna, 2008; Gruppo 93, L’antologia poetica, a cura di Angelo Petrella, Zona editore, 2010;The Promised Land, Italian Poetry after 1975 a cura di Luigi Ballerini e Paul Vangelisti, Sun&Moon Classics, Los Angeles, 1999; Twentieth-Century, Italian Poetry, Toronto University of Toronto Press, 1993; Italian Poetry, 1950-1990, Dante University Press, Boston, 1996; Chijô no utagoe – Il coro temporaneo, a cura di Andrea Raos, traduzione di Andrea Raos e Tarô Okamoto, Shichôsha, Tokyo, 2001; Nouveaux poètes italiens, a cura di Andrea Raos, in «Action Poétique», n. 177, settembre 2004; Chicago Review, n.56, New italian writing,2011; Inverse 2014-2015. Italian Poets in Translation, John Cabot University Press, 2015. Dal 2003 aggiorna il suo sito www.cepollaro.it che funge da archivio sia per la sua opera sia per i lavori di altri poeti. Della stessa data è il blog di poesia Poesia da fare www.poesiadafare.wordpress.com che ha dato vita ai relativi Quaderni e alla rivista di critica letteraria, dal titolo Per una critica futura (2006-2010). Dedicato all’arte dal 2008 è il blog http://cepollaroarte.wordpress.com
Italo Testa, vive a Milano. Tra i suoi libri di poesia: L’indifferenza naturale (Marcos y Marcos, 2018), Tutto accade ovunque (Aragno, 2016); La divisione della gioia (Transeuropa, 2010). E’ compreso nell’antologia di poesia europea Grand Tour. Eine Reise durch die junge Lyrik Europas (Hanser, 2019). Direttore della rivista di poesia, arti e scritture L’Ulisse, è cordinatore del lit-blog leparoleelecose. Insegna filosofia teoretica e teoria critica all’Università di Parma.