Bologna in Lettere 2021
South American Poetry Review
a cura di Marisol Bohórquez Godoy
Giovanny Gómez
(traduzioni di Gianni Darconza)
TIEMPOS
Hablo de los días y las noches
del trepidar de calles
del sol que perjura en sus navajas
Hablo de una llaga en mi espalda
donde el peso del mundo duele
de lo único que no dejan ver los cristales
del rencor y su transparencia en la sangre
Hablo de un animal dormido
y compases de vals con mariposas en mi alberca
Hablo de no poder ignorar las auroras con sus muertos
de mis manos sudorosas
de las paredes donde se oculta el amor
del dios que canta en esas orillas
donde se rompen las olas
TEMPI
Parlo dei giorni e delle notti
del trepidare delle strade
del sole che spergiura nei suoi pugnali
Parlo di una piaga sulla mia schiena
dove il peso del mondo fa male
dell’unica cosa che non lasciano vedere i vetri
del rancore e la sua trasparenza nel sangue
Parlo di un animale addormentato
e ritmi di valzer con farfalle nella mia piscina
Parlo del fatto che non posso ignorare le aurore con i loro morti
delle mie mani sudate
delle pareti dove si occulta l’amore
del dio che canta su quelle spiagge
dove si frangono le onde
NUESTRAS VIDAS
De repente con la mirada
buscamos una manera de contar
qué hicimos con nuestras vidas
Sin promesas que nos dijeran a dónde vamos
nadie sabe cómo su ausencia también nos perdía
Recuerdas una luz polvorienta
que dormía en el suelo
olvidas las piedras que tira el tiempo
cuando los instantes van fuera de su orilla
Algo se queda sin decir
cuando hablamos de nosotros
LE NOSTRE VITE
All’improvviso con lo sguardo
cerchiamo un modo di raccontare
che cosa abbiamo fatto delle nostre vite
Senza promesse che ci dicessero dove andiamo
nessuno sa come anche la sua assenza ci perdeva
Ricordi una luce polverosa
che dormiva per terra
dimentichi le pietre che getta il tempo
quando gli istanti vanno fuori dalla sua spiaggia
Qualcosa di non detto rimane
quando parliamo di noi
NUESTRO NOMBRE
Cada noticia de mi vida
un lápiz con la punta rota escribiendo a nadie
Sueño entrar por una puerta y que pudiera encontrarla
y otra vez su recuerdo se exaspera conmigo…
No es la única noche que me quedo dormido
diciendo a mi oscuridad también estas cosas
Hablo de resistir los vientos las soledades
IL NOSTRO NOME
Ogni notizia della mia vita
una matita con la punta rotta che non scrive a nessuno
Sogno di entrare da una porta e che possa trovarla
e un’altra volta il suo ricordo si esaspera con me…
Non è l’unica notte che rimango addormentato
dicendo anche alla mia oscurità queste cose
Parlo di resistere ai venti alle solitudini
QUE ME CUIDE DE LOS SUEÑOS
Soñaste que estaba triste y buscaba tu mano
para que me llevaras a la casa porque el ánimo de ocultarme
era hasta de mí mismo
En tu sueño los nombres propios son sólo apariencias
pero algunas veces dormidos nuestros hijos lloran
y no sabemos si es por miedo o por nosotros
Apenas conscientes del dolor que habita en sus sueños
quisiéramos calmarlos hablando cerca de sus oídos
alguna vez nos escuchan y somos la orilla cierta
que les espera al regreso en este mundo
otras veces necesitan que los toquemos para que el viaje se detenga
Vuelve a soñar
recuerda que más allá de esta vida
aprieto tu cuerpo fuerte cerca al mío
y esfuerzo los ojos para despertar
DEVO STARE ATTENTO AI SOGNI
Hai sognato che ero triste e cercavo la tua mano
perché mi conducessi a casa perché la voglia di occultarmi
era persino da me stesso
Nel tuo sogno i nomi propri sono solo apparenze
ma a volte i nostri figli addormentati piangono
e non sappiamo se è per paura o per noi
Appena consapevoli del dolore che abita nei sogni
vorremmo calmarli parlando ai loro orecchi
a volte ci ascoltano e siamo la spiaggia incerta
che li attende al ritorno in questo mondo
altre volte hanno bisogno che li tocchiamo perché il viaggio si arresti
Continua a sognare
ricorda che oltre questa vita
stringo forte il tuo corpo contro il mio
e sforzo gli occhi per svegliarmi
INVOCACIÓN AL MAR
El sol que quema
es un presentimiento
de la vida que desequilibra
y no pueden las estrellas
ni el salitre en estos vientos traer
el canto de los marineros
las horas de la primera noche
el silencio de altamar
Lugares donde soy nadie
donde mi alma es la única huida
entre las vertientes que sigue
sin saber de esperanza o de vergüenza
He aprendido el azul insondable
donde la memoria de los libros no sabe
y algo en mí pregunta por las playas nórdicas
las costas de China el encanto de Estambul
por los caminos que siguen los salmones
y los brujos en Costa de Marfil
Sé que despierto cuando la sangre devuelve un hálito de viento
al despliegue de las velas en el amanecer
ya he soñado emborracharme
hasta sentir el resplandor de las montañas de sal
pero los sueños son palabras que se desvanecen en la boca
y libros que rodean un cielo figurado
y una maleta vacía
y dos pies descalzos
buscando correr
INVOCAZIONE AL MARE
Il sole che brucia
è un presentimento
della vita che si sbilancia
e non possono le stelle
né il salnitro in questi venti portare
il canto dei marinai
le ore della prima notte
il silenzio d’alto mare
Luoghi dove non sono nessuno
dove la mia anima è l’unica fuga
tra i versanti che insegue
senza sapere di speranza o di vergogna
Ho imparato l’azzurro insondabile
dove la memoria dei libri non sa
e qualcosa in me mi chiede di spiagge nordiche
delle coste della Cina e l’incanto di Istanbul
delle vie che seguono i salmoni
e gli stregoni nella Costa d’Avorio
So che mi sveglio quando il sangue ridona un alito di vento
allo spiegarsi delle vele all’alba
ho già sognato di ubriacarmi
fino a sentire il bagliore delle montagne di sale
ma i sogni sono parole che svaniscono nella bocca
e libri che circondano un cielo figurato
e una valigia vuota
e due piedi scalzi
che cercano di correre
Giovanny Gómez (Bogotá, Colombia, 1979). Poeta colombiano e direttore della Rivista di Poesia Luna de Locos e del Festival Internazionale di Poesia di Pereira. Il suo primo libro, Casa de Humo, ha ottenuto il Premio Nazionale di Poesia María Mercedes Carranza nel 2006 e il Premio Letras del Mundo 2012 della casa editrice messicana Ediciones Sin Nombre. Il suo secondo libro, Lo Invisible, è stato pubblicato in Colombia nel 2014. Per Raffaelli Editore ha pubblicato, nella traduzione di E. Coco, l’antologia Parole che sanno mordere nei sogni (2015) e, nella traduzione di G. Darconza, Una parola come casa (2017). La casa editrice spagnola Valparaíso Ediciones ha fatto altrettanto con la pubblicazione di Palabras que saben morder en los sueños. Sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, italiano, greco e portoghese.