Bologna in Lettere 2021 – Nina Maroccolo – Il principio dello scarto

Bologna in Lettere 2021

Il Festival online

 

POETRY IN MOTION

 

Nina Maroccolo

Il principio dello scarto

 

Nina Maroccolo
 IL PRINCIPIO DELLO SCARTO
 improvvisazione teatrale

Questo video registra un intervento di improvvisazione teatrale. Mi sono truccata nel momento in cui avevo deciso quale testi leggere. Invece non è andata così. È avvenuto qualcos’altro, dal momento che quelle intenzioni sono state improvvisamente abbandonate, ed io scivolata tra le zone inesplorate della non-coscienza (si giunge alla perdita dell’Io, qui appena sfiorata nella trance).
Un attraversamento comunque totalizzante, che ho conosciuto e provato solo nel teatro di Grotowski.

Si resta nudi, senza difese. Palpita la restituzione autentica del personaggio-attore, che non è più attore né personaggio. In questa mia esperienza è un principio che amo chiamare il principio dello scarto.

Il principio dello scarto rappresenta molto più di una condizione esistenziale.
Entrare nel cuore o nella testa di un malato di sla, o distrofia, è veramente arduo, così come avviene per altre patologie che arrecano forti disabilità. Vale anche per le criticità riservate ai pazienti oncologici.

Ma più che a questi casi, ho pensato al mondo degli invisibili, alle loro famiglie in pena sul piano sociale, non meno che su quello individuale.

Criticità che in questo video diventano la sostanza primaria, la spina dorsale di tutto il problema. Che si estende – attenzione – a tutti i lati, le facce del poliedro drammatico. Scarto della materia, scarto sociale, culturale, urbanistico, morale…

E mi fermo qui.
Nina Maroccolo
Bologna in Lettere 2021

 

 

NINA MAROCCOLO (Massa 1966) ha studiato Decorazione pittorica e fotografia d’arte all’Accademia di Belle Arti di Firenze; ha lavorato nell’ambito del Restauro su Carta a Palazzo Spinelli; ha appreso ed esperito l’arte dell’intaglio e dell’intarsio su legno tenero presso le botteghe degli artigiani fiorentini. È stata mezzo soprano nel coro a otto voci della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, per la direzione del M° Don Luigi Sessa. Ha fatto parte dell’etichetta discografica indipendente CPI, della City Lights Italia, consorella europea della storica City Lights fondata da Ferlinghetti a San Francisco. Membro fondatore del gruppo artistico-sperimentale ATEM, dieci anni fra parola, musica e performances dal vivo. Vive e lavora a Roma dal 2004. Artista in continua esplorazione, scrittrice, performer teatrale, conduce una ricerca legata alla simbologia e alla metamorfosi stessa dell’universo Natura. Cerca l’unitarietà fra le arti, partendo dalla scrittura. Tra le sue pièces teatrali, interpretate e cantate, ricordiamo almeno l’estemporanea Partitura per ferro e terra dedicata all’opera dello scultore Jaume Plensa, Teatro Limonaia (Firenze 2002). Annelies Marie Frank (dal suo libro omonimo), Teatro Vascello (Roma 2005). Nastro – Omaggio a Giacomo Manzù (Salone del Libro, Auditorium DM, Torino 2012), cortometraggio per voci recitanti, Stefano Amorese e Nina Maroccolo, elettronica, corto/videoarte. Regia di István Horkay, musica del M° Daniele Venturi. ME DEA, testo e regia di Marco Palladini. Con Nina Maroccolo e Giulia Perroni (Teatro Aleph, Roma 2014). Al suo esordio cinematografico come protagonista del film d’arte LA SESTA VOCALE. Regia di Iolanda La Carrubba, colonna sonora di Gianni Maroccolo: opera finalista al “Festival Internazionale del Cinema di Berlino 2013” nella rassegna Director Lounge DL9. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Il carro di sonagli (City Lights Italia 1999), Annelies Marie Frank (Empirìa 2004), teatro, con una lettera di Alda Merini. Illacrimata (Tracce 2011), poemetti, prefazione di Paolo Lagazzi. Animamadre (Tracce 2012), romanzo, prefazione di Fabio Pierangeli. Malestremo – Sedici viaggi nell’Altrove (Tracce 2013), racconti, prefazione di Marco Palladini.