Bologna in Lettere 2021
Il Festival online
PROGETTI
EVENTO IN DIRETTA
Speciale Anterem 100
con
Ranieri Teti, Giorgio Bonacini, Mara Cini, Laura Caccia
Maria Grazia Insinga, Stefano Guglielmin, Silvia Comoglio
Bianca Battilocchi, Anna Chiara Peduzzi
coordina
Enea Roversi
La rivista nasce nel 1976 a Verona, fondata da Flavio Ermini e Silvano Martini. Chiude nel 2020. In 45 anni di attività è sempre apparsa con cadenza semestrale, senza mai mancare un’uscita. Nelle ultime tre serie, “Figure della duplicità” (1993-2001), “Elementi della percezione” (2001-09), “L’esperienza poetica del pensiero” (2010-19), ha approfondito la caratteristica che l’ha resa peculiare: il costante confronto con i filosofi e un serrato dialogo con i pensatori su tematiche strettamente poetiche. Il numero 100, l’ultimo, è invece antologico e racconta una lunga storia mediante i testi dei poeti “da un’altra lingua”. Contiene 175 autori provenienti da ogni parte del mondo, apparsi negli su questa rivista con traduzioni originali, spesso pubblicati per la prima volta in Italia su “Anterem”. Anche l’impostazione di questo numero così speciale è stata avviata da Flavio Ermini: la redazione ne ha proseguito e ultimato il lavoro con passione e gratitudine. Negli anni, parallelamente all’attività della rivista, è stata svolta un’intensa attività editoriale con oltre 300 libri pubblicati; questa attività proseguirà con rinnovato vigore e nuove proposte. 35 anni fa, dall’esperienza della rivista, è nato un premio di poesia e prosa, dedicato a Lorenzo Montano, per valorizzare poeti e prosatori impegnati in una personale ricerca stilistica e di pensiero. Da 30 anni “Anterem” è anche un Centro di documentazione sulla poesia, istituito a Verona presso la Biblioteca Civica: oggi conta oltre 20.000 manoscritti, 30.000 volumi e fondamentali lasciti.
Ranieri Teti è nato a Merano nel 1958 e vive a Verona. Ha pubblicato: La dimensione del freddo, prefazione di Alberto Cappi, Verona 1987; Figurazione d’erranza, prefazione di Ida Travi, Verona 1993; Il senso scritto, prefazione di Tiziano Salari, Verona 2001; Controcanto (dalla città infondata), immagini di Pino Pinelli, nel volume collettivo Pura eco di niente, prefazione di Massimo Donà, Morterone 2008; Entrata nel nero, prefazione di Chiara De Luca, Ferrara 2011. È presente nelle antologie: Istmi. Tracce di vita letteraria, a cura di Eugenio De Signoribus; Ante Rem. Scritture di fine novecento, a cura di Flavio Ermini; Akusma. Forme della poesia contemporanea, a cura di Giuliano Mesa; Verso l’inizio. Percorsi della ricerca poetica oltre il novecento, a cura di Andrea Cortellessa; TRA/E, a cura di Alfonso Filieri, arte e poesia, 2015. Fa parte della redazione della rivista “Anterem” dal 1985. Collabora a riviste, cartacee e on-line, italiane e straniere. Per conto delle Edizioni Anterem cura la collana “La ricerca letteraria”. Fondatore e coordinatore del Premio Lorenzo Montano, nel cui ambito provvede alla realizzazione del periodico on-line “Carte nel Vento”.
Giorgio Bonacini è nato a Correggio (RE) nel 1955, dove vive. Ha conseguito la laurea in estetica al DAMS di Bologna, con una tesi su Roland Barthes. Negli anni Settanta-Ottanta ha fatto parte, con poesie visive, sonore, e performance artistiche, del gruppo Simposio Differante. È stato collaboratore di redazione della rivista di estetica “Parol”. È redattore della rivista “Anterem” e ha pubblicato testi poetici e critici su varie riviste, tra cui: “Poesia”, “Il Segnale”, “Capoverso”, “L’immaginazione”, “Tracce – Cahiers d’art”. È presente in alcune antologie, tra cui: Ante Rem, a cura di Flavio Ermini (con una premessa di Maria Corti), Verona, Anterem Edizioni, 1998 e Trent’anni di Novecento. Libri italiani di poesia e dintorni (1971-2000), a cura di Alberto Bertoni, Bologna, Book, 2005.Con il fotografo Roberto Dittamo ha allestito l’esposizione di fotografie e poesie Le forme del suono (Correggio – RE – 2013). Con “Poesia 2.0”, nel 2015, ha pubblicato l’e-book Infanzia dei nomi. I libri di poesia pubblicati sono: Non distruggete l’immondizia (Gabiot 1976); Teneri acerbi – 21 poesie (Anterem 1988); L’edificio deserto (Parol 1990); Sotto la luna, con Giovanni Infelìse (Book Editore 1991); Il limite (Book Editore 1993); Falle farfalle, con Alberta Pellacani (Anterem 1998); Quattro metafore ingenue (Manni 2005); Sequenze di vento (Le voci della Luna 2011); Teneri acerbi – 53 poesie (Anterem 2014); I segni e la polvere – 52 poesie distrattamente felici (Arcipelago Itaca, 2020).
Mara Cini è nata e vive a Sasso Marconi. Ha studiato all’Istituto Statale d’arte e al DAMS di Bologna dove si è laureata in Estetica. Ha lavorato per molti anni in una biblioteca pubblica. Si occupa di scrittura e arti visive. Suoi lavori sono apparsi su antologie e cataloghi d’arte. Numerosi gli interventi su periodici italiani e stranieri (taluni ormai introvabili documenti della ricerca letteraria ‘alternativa’) tra gli altri: abracadabra; Scarto minimo, Baobab, Mgur; Tracce, Ipotesi d’artista; il verri; Zeta; Colibrì; DOC(K)S; Carte segrete; Cervo volante; Musica/realtà; Venezia Undertide; O/E; L’immaginazione; Lapis; Leggendaria; Steve; Le Voci della luna. Collaboratrice di ‘storiche’ riviste sperimentali come Tam Tam diretta da Adriano Spatola e Giulia Niccolai , Mini diffusa in tutto il mondo da Franco Beltrametti, North creata da Massimo Gualtieri, Aida Maria Zoppetti e Ugo Pitozzi, Il poesia illustrato di Corrado Costa, è attualmente redattrice di Anterem. Collabora ai Premi ‘Lorenzo Montano’ e ‘Renato Giorgi’. Ha pubblicato le raccolte di poesia: e film introverso e film chimico, il periplo, 1976; Scritture, North Press, 1979; La direzione della sosta, Tam Tam, 1982; Poesie per amore della pittura, Venezia Undertide, 1986; Anni e altri riti, Premio Lorenzo Montano, Anterem Edizioni, 1987; Dentro Fuori Casa, Anterem Edizioni, 1995; in tempo, Porto dei Santi, 2000. Suoi racconti figurano in: Narratori delle riserve, a cura di Gianni Celati, Feltrinelli, 1992; Racconta 2, a cura di Rosaria Guacci e Bruna Miorelli, La Tartaruga, 1993. Ha partecipato a letture e incontri di poesia e a collettive d’arte e scrittura visuale. Realizza assemblages, collages, libri-oggetto e lavori di microeditoria artigianale. Nel 2005, per la rassegna Notti di luce a Monte Sole, una inedita collaborazione ha portato oltre trenta amministratori pubblici a leggere una completa raccolta di sue ‘parole’ scritta, con Alessandro Riccioni, appositamente per quei luoghi di memoria storica dell’Appennino bolognese. Nel 2005 ha pubblicato per Anaedizioni, una casa editrice della Svizzera italiana, specchio convesso, realizzato con Rita Degli Esposti e Paolo Mazzucchelli. Nel 2015 la Chicago Quarterly Review ha pubblicato traduzioni di sue poesie a cura di Olivia Sears, l’ Atelier InSigna (Roma) ha realizzato libri d’artista con suoi frammenti testuali.
Laura Caccia è nata a Varallo Sesia (1954) e abita a Borgosesia (VC). Laureata in filosofia presso l’Università agli studi di Torino, con una tesi di estetica, relatore Prof. Gianni Vattimo, segue il laboratorio d’arte di Varallo Sesia con il Maestro Lino Tosi e si dedica per diversi anni alla pittura. Il passaggio alla poesia avviene con Asintoti (Opera prima, Cierre Grafica – Anterem, 2004, riflessioni critiche di Flavio Ermini e Stefano Guglielmin). Nel 2012 si aggiudica il Premio Lorenzo Montano per l’inedito con D’altro canto (Anterem edizioni, 2012, riflessioni critiche di Giorgio Bonacini e Stefano Guglielmin), nel 2013 il secondo Premio Renato Giorgi per l’inedito con Versi alveari. Sue poesie sulle riviste “Anterem”, “Le voci della luna” e, on line, su “Carte nel vento” e “Blanc de ta nuque”.
Maria Grazia Insinga, siciliana (1970), dopo la laurea in Lettere moderne, il Conservatorio e l’Accademia musicale si dedica all’attività concertistica. Nell’ambito degli studi musicologici censisce, trascrive e analizza i manoscritti musicali inediti del poeta Lucio Piccolo. È docente di ruolo presso l’Istituto “Giovanni Paolo II” di Capo d’Orlando dove insegna Pianoforte. Per fare poesia con gli studenti delle scuole, idea due premi: nel 2014 La Balena di ghiaccio, il premio di poesia per i giovani in memoria del poeta Basilio Reale, sostenuto dall’Assessorato ai Beni Culturali di Capo d’Orlando e dal LOC Laboratorio Orlando Contemporaneo; nel 2019 il Premio Lighea, patrocinato dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’identità siciliana e organizzato dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella. Dal 2016 al 2019 è membro del consiglio editoriale di “Opera prima” iniziativa editoriale diretta da Flavio Ermini. Dal 2020 fa parte della giuria del “Premio Lorenzo Montano” e del Comitato di lettura di Anterem Edizioni. Ha pubblicato libri di poesia: Persica, con le illustrazioni di Emanuela Fiorelli, raccolta vincitrice del concorso “Opera prima” (Anterem, 2015); Ophrys, con le illustrazioni di Eunice Kim, raccolta finalista al XXX “Premio Montano” (Anterem, 2017); Etcetera, con le illustrazioni di Alessandra Varbella, in forma di leporello in versi (Fiorina, 2017); La fanciulla tartaruga, con le illustrazioni di Stefano Mura, in forma di carnet de voyage (Fiorina, 2018); Tirrenide, raccolta in versi vincitrice della XXXIII edizione del Premio Lorenzo Montano (Anterem, 2020). Alcuni testi in versi e in prosa si trovano in libri, riviste e antologie: Il rumore delle parole a cura di Giorgio Linguaglossa (Edilet, 2014); Blanc de ta nuque vol. II a cura di Stefano Guglielmin (Le voci della luna, 2016); Umana, troppo umana a cura di Fabrizio Cavallaro e Alessandro Fo (Aragno, 2016); Il Segnale. Percorsi di ricerca letteraria (I Dispari, n.103 – 2016; n.108 – 2017; n.118 e 119 – 2021); Punto. Almanacco di poesia a cura di Mauro Ferrari (puntoacapo, 2017); Osiris Poetry n. 84 (Andrea and Robert Moorhead, 2017); Trivio. Polesìa vol. IV a cura di Ferdinando Tricarico (Oèdipus, 2017); il saggio breve, “L’ondina siciliana e il sortilegio della voce” in Itinerari siciliani a cura di M. A. Ferraloro, D. Marchese, F. Toscano (Historica edizioni, 2017); Il corpo, l’eros a cura di Franca Alaimo e Antonio Melillo (Ladolfi, 2018); Fuochi complici. Saggio di critica letteraria di Marco Ercolani (Il Leggio, 2019); Sicilia. Viaggio in versi a cura di Lorenzo Spurio (Euterpe, 2019); Taccuino della poesia (Giulio Perrone Editore, 2020); Nova, rivista d’arte e scienza (Il Rabdomante, dal n.77 al 79 – 2020; n.80 – 2021); Osiris Poetry n. 90 (Andrea and Robert Moorhead, 2020); Italia insulare. I Poeti a cura di Bonifacio Vincenzi (Macabor, 2021).
Stefano Guglielmin è nato nel 1961 a Schio (VI), dove vive e lavora come insegnante di lettere. Laureato in filosofia nel 1986 con una tesi sul “pensiero debole” di G. Vattimo (110 e lode). Membro della Società filosofica Italiana. Ha pubblicato le sillogi Fascinose estroversioni (Quaderni del Gruppo Fara, 1985, premio “poesia giovane”), Logoshima (Firenze Libri, 1988), come a beato confine (Book Editore, 2003, primo premio “Lorenzo Montano”), La distanza immedicata / The immedicate rift (Le Voci della Luna, 2006, finalista al premio “Montano” Verona), C’è bufera dentro la madre (L’arcolaio, 2010), Le volpi gridano in giardino (CFR Edizioni, 2013, 2° class. all’”A. Osti”), Maybe it’s raining. Selected poemes 1985-2014 (Chelsea Editions, 2014), Ciao cari (La Vita Felice, 2016) e i saggi Scritti nomadi. Spaesamento ed erranza nella letteratura del Novecento (Anterem, 2001), Senza riparo. Poesia e finitezza (La Vita Felice, 2009), Blanc de ta nuque. Uno sguardo (dalla rete) sulla poesia italiana contemporanea voll.1-2 (Le Voci della Luna, 2011, Dot.com Press, 2016) ), Le vie del ritorno. Letteratura, pensiero, caducità (Moretti&Vitali, 2014) e La lingua visitata dalla neve. Scrivere poesia oggi (pref. di Daniele Maria Pegorari, Aracne Editrice, Canterano RM, 2019).
È inserito in alcune antologie, fra le quali Il presente della poesia italiana, curata da C. Dentali e S. Salvi (LietoColle, 2006) e Caminos del agua. Antologia de poetas italianos del segundo Novecientos, a cura di E. Reginato (Monte Avila, 2008). Suoi saggi e poesie sono usciti su numerose riviste italiane ed estere e su siti web. Ha pubblicato anche racconti; l’ultimo in L. Liberale (a cura di), Père-Lachiase. Racconti dalle tombe di Parigi, Ratio et Rivelatio, Oradea (Romania), 2014.
Dirige le collane di poesia “Laboratorio” per le edizioni “L’Arcolaio”, “Segni” per conto de “Le Voci della Luna” e, assieme a M. Ferrari e M. Morasso, “Format” della “Puntoacapo Editrice”. Gestisce il blog di poesia Blanc de ta nuque.[http://golfedombre.blogspot.it/]
Silvia Comoglio è nata nel 1969 ed è laureata in filosofia. Fin dal suo libro di esordio la sua scrittura si connota per essere una ricerca che tenta di risolvere il chiasmo tra suono e senso imprimendo alla voce materia e sostanza, in un movimento che, nel coniugare scrittura e oralità, si traduce in nuove forme sonore e verbali e in nuovi equilibri espressivi. Ha pubblicato le sillogi Ervinca (LietoColle Editore, 2005), Canti onirici (L’arcolaio, 2009), Bubo bubo (L’arcolaio, 2010), Silhouette (Anterem Edizioni, 2013), Via Crucis (puntoacapo Editrice, 2014), Il vogatore (Anterem Edizioni, 2015 – Premio Lorenzo Montano – XXIX Edizione – Sezione raccolta inedita), scacciamosche (nugae) (puntoacapo Editrice, 2017), sottile, a microchiarore! (Edizioni Joker, 2018).
Nel 2016 ha scritto per The small outside di Gian Paolo Guerini Piccole variazioni, concerto apparso a puntate sulla rivista on-line Tellusfolio (5 maggio – 2 giugno 2016) e pubblicato ne L’almanaccone impertinente (LABOS Editrice, Morbegno, 2017). Suoi testi sono apparsi, tra l’altro, nei blog “Blanc de ta nuque”, “La dimora del tempo sospeso” e “BombaCarta”; nei siti di Nanni Cagnone e Gian Paolo Guerini, sulle riviste “Arte Incontro”, “Il Monte Analogo”, “Le voci della luna”, “La Clessidra”, “Italian Poetry Review”, sulla rivista giapponese “δ” e nelle riviste on-line “Carte nel vento”, “Tellusfolio” e “Fili d’aquilone”. Fa parte della redazione della rivista “Anterem” e della giuria del Premio Lorenzo Montano.
Bianca Battilocchi (Parma, 1988) ha studiato Lettere all’Università di Parma e Paris 3 Sorbonne Nouvelle. Ha ottenuto un dottorato di ricerca sui Tarocchi di Emilio Villa presso Trinity College Dublin da cui è stato pubblicato un monografico, Rovesciare lo sguardo. I Tarocchi di Emilio Villa (Argolibri, 2020). Collabora con diverse riviste e ha creato il progetto in corso Ecosistemi poetici. Abitare creativamente l’Antropocene. Una sua raccolta poetica, Herbarium magicum, è arrivata finalista al Premio Montano 2020 ed è in uscita per Anterem edizioni 2021.
Anna Chiara Peduzzi. Laureata in Filosofia a Milano e in Lingue straniere e traduzione a Parigi, ha vissuto a Como, Milano, Bruxelles, dove ha lavorato in un’istituzione dell’Unione europea. Dal 2000 a Parigi, lavora come traduttrice per organismi pubblici francesi e internazionali e per case editrici (autori tradotti : Plotino, Gaston Bachelard, Henry Corbin, Gilbert Durand, Pierre Hadot, Yves Bonnefoy, Evelyne Grossman, Barbara Cassin, Jean-Luc Nancy). Interviene in seminari di traduzione specialistica presso università e istituti di formazione. Collabora a riviste italiane e francesi. Figure semplici è il suo primo libro di poesie.