Bologna in Lettere 10th
BĂBÉL
stati di alterazione
DOUBLE BIND
Ilaria Boffa / Mari Terauchi
Naked
BIO
Ilaria Boffa è un’autrice e sound artist italiana che scrive in doppia lingua. Ha pubblicato tre raccolte di poesie (l’ultima ‘About Sounds About Us/Di Suoni e Di Noi’, Samuele Editore 2019) ed è uno degli otto poeti inseriti nella pubblicazione americana ‘Writing in a Different Language’ Vol XL 2018 della North East American Association. Da alcuni anni sperimenta lavori che uniscono spoken word e field recording. Sue suono-poesie sono state trasmesse da Radiophrenia Glasgow, evento radiofonico internazionale di sound art sperimentale e da Clyde Built Radio Glasgow. Alcune audio-video installazioni, frutto della collaborazione con video artist internazionali, sono state proiettate al Mahalla Festival Murmuration 2021 di Instanbul, al Nature&Culture Poetry Film Festival 2021 a Copenhagen e al !Flick! International Film Festival organizzato dall’università di ricerca della North Carolina (USA) nel 2022. (https://linktr.ee/ilariaboffaIB )
Ilaria Boffa is an Italian poet and sound artist. She writes bilingual poetry and she has published three poetry collections to date. She is one of the eight authors included in the North East American Association publication ‘Writing in a Different Language’ Vol XL 2018.
Over the last years, she has been experimenting with field recording, blending her spoken word with sound. Her sonopoems have been played at international experimental sound art festivals and radios. Two audio-video installations, produced in collaboration with international video-artists, have been exhibited at the Mahalla Festival Murmuration 2021 in Instanbul, the Nature&Culture Poetry Film Festival 2021 in Copenhagen and at the !Flick! International Film Festival organised by the University of North Carolina at Greensboro (USA). (https://linktr.ee/ilariaboffaIB)
Mari Terauchi è un’artista/scultrice giapponese che vive in Germania. Ha completato il Master in Fine Arts presso il Chelsea college di Londra nel 2004. Durante gli anni universitari ha cominciato a esporre i propri lavori a livello internazionale, prevalentemente in Europa, USA e Asia. La sua produzione è in larga misura fondata su sculture e installazioni a volte integrate dall’utilizzo di suoni e animazioni. (https://www.mariterauchi.com/ )
Mari Terauchi is a Japanese Germany-based artist. She finished her MFA at Chelsea college of Art in 2004. During her student time she started to exhibit her work internationally, mainly in Europe but also USA and Asian countries. She creates mainly sculptures and installations. Sometimes her sculptures are combined with sound or animation. (https://www.mariterauchi.com/ )
SINOSSI
Naked nasce come riflessione sull’edificazione di paesaggi urbani quali rappresentazioni sociali, culturali, politiche ed estetiche.
Ispirato dalla mostra fotografica HYPERVENEZIA (Urban Photo Project di Mario Peliti, Palazzo Grassi 2021), Naked si interroga sul ruolo della Bellezza e dell’Arte nel contesto storico moderno ed esplora la solitudine umana.
L’assenza di field recording o suono ad arricchire il parlato intende esaltare la combinazione dei versi con le immagini del video (foto dell’opera ‘Naked’ 2018 di Mari Terauchi) e farsi metafora di luoghi in costruzione, in divenire. Spazi fisici e interiori in movimento.
Naked è una collaborazione tra Ilaria Boffa, poeta e sound artist e Mari Terauchi artista scultrice.
Naked
La città e questa solitudine
architettura trovata delle cose
niente ombre nella luce del nord.
Gli abitanti scompaiono e allora
le strutture fabbricate risiedono spoglie.
Controparti astratte, possediamo
l’estetica di materiali orientati all’utilità.
Alcuni luoghi aprono profili causali
estendono la semantica.
La progettazione di ripari, intrinsecamente
sociale si piega alla rilevanza morale.
Abbiamo scelto la Bellezza?
Esiste una responsabilità congiunta, obbligazioni fattibili.
Il nostro sguardo può essere così distratto e violento
così bisognoso di riqualificazione.
I nostri sguardi, spettatori della propria posizione.
Appoggiamo le membra
sui madieri e copriamo la muratura
con argilla resistente all’acqua e intonaco di calce
graffettando le ossa.
Ogni cosa si muove, ogni cosa fa male.
*
The city and this solitude
found architecture of things
no shades in the north light.
Inhabitants disappear hence
built structures reside naked.
Abstract counterparts, we owe
the aesthetic of utility-bearing composites.
Some places open causal profiles
they extend semantics.
Designing shelters though intrinsically social
yields to moral relevance.
Did we choose Beauty?
There is a joint liability, viable obligations.
Our gaze can be so disengaged and violent
in such need of repurposing.
Our gazes, spectators of their own standpoint.
We accommodate our limbs
on the madieri, and cover the masonry with
waterproof clay and lime plaster
stapling bones.
Everything moves, every thing aches.