Bologna in Lettere 10th – Nandi Jola

Bologna in Lettere 10th

BĂBÉL

stati di alterazione

Rassegna di poesia irlandese contemporanea
a cura di Viviana Fiorentino

Nandi Jola, nata in Sudafrica, è poeta, narratrice e drammaturga (‘The Journey’ ha aperto il Festival Internazionale della Letteratura di Dublino 2020 e fa parte del programma 2022 del The Rachel Baptiste Programme presso lo Smock Alley Theatre Rachel di Dublino). Ha pubblicato la sua raccolta poetica d’esordio con Doire Press (2022). Ha rappresentato l’Irlanda del Nord al Transpoesie Poetry Festival ed è poeta commissionata per Poetry Jukebox (2022).

Black Irish

We met at sea
in Cape Agulhas
the infinite world
running in confluence.

Eight ante meridiem
a boy on a bus no.11
translates to his Mother
like a needle on a thread
weaving in and our
of English and Swahili.

A nun taps the woman on the shoulder
habari
habari yako?
hello
how are you?
then they speak for the rest of the journey
through their habit and hijab.

The boy’s limb stretches towards the bell
between prams, stairs and moist breath of an early bus
she struts and below under pale faces
to the halt of the bus.

This is what Irish means
she thinks to herself
strangers speaking to you in Swahili
a child that thinks his Father was from the Falls.

Neri irlandesi

Ci siamo incontrati vicino al mare
a Capo Agulhas
il mondo infinito
che corre in confluenza.
Otto di mattina
un ragazzo sull’autobus numero 11
traduce a sua Madre
come un ago con il filo
tesse dentro, il nostro
inglese e swahili.

Una suora picchietta la donna sulla spalla
habari
habari yako?
Ciao
come va?
poi parlano per il resto del viaggio
da dietro l’abito e l’hijab.

Il braccio del ragazzo si allunga verso il campanello
tra carrozzine, le scale e i fiati umidi di un autobus mattiniero
lei si fa largo e arriva giù tra i volti pallidi
alla fermata dell’autobus.

Ecco cosa significa irlandese,
pensa fra se e se,
estranei che ti parlano in swahili
e un bambino che crede suo Padre venga da Falls.*

*Falls: a Belfast, strada principale di un’area residenziale irlandese prevalentemente cattolica e di ispirazione repubblicana. La zona di Shankill, fortemente protestante-unionista intorno a Shankill Road, è limitrofa ed è separata dalla zona di Falls da recinzioni, le cosiddette Peace Lines che separano le due comunità.

§

Legacy *

They said to leave stones unturned
for trees to keep their roots
moss returns every winter turning into a purple blanket
sky, orange, blue with a hymn of the birds.
The click of milk bottles
sharpness of coal burning aroma
expanding your lungs to take a breath
hope.
It is the bones of those who died on SS Mendi that brought me here
Sarah Baartman called me
Mandela Hall
for is it here that Mandela became an icon
in Belfast
a visionary
Tata, I am here.

* S.S Mendi is a Ship that sank with over 600 Black man during WWI

Eredità

Dicevano di non lasciare nulla di intentato
per gli alberi, per mantenere le loro radici
il muschio ritorna ogni inverno trasformandosi in una coperta viola
cielo, arancio, azzurro e un inno degli uccelli.
Il clic delle bottiglie del latte
nitido l’aroma del carbone in combustione
espandere i polmoni per prendere un respiro
speranza.
Sono le ossa di coloro che sono morti sulla SS Mendi che mi hanno portato qui
Sarah Baartman mi ha chiamato
Mandela Hall
perché è qui che Mandela è diventato un’icona
a Belfast
un visionario
Tata, io sono qui.

*La SS Mendi è una nave che affondò con oltre 600 neri durante la prima guerra mondiale

§

Dunnes Stores’ Workers (Dublin)

In solidarity you stood for us.
yanga imisebenzi yezandla zenu
may the work of your hands
ingacimeki ezingqondweni
be never erased from our minds
nasemiphefumlweni yethu
from our spirits
kude kube ngonaphakade
until eternity
Enkosi
Thank you.

Lavoratori dei Dunnes Store (Dublin)

In segno di solidarietà ci hai sostenuti.
yanga imisebenzi yezandla zenu
possa l’opera delle tue mani
ingacimeki ezingqondweni
non essere mai cancellata dalle nostre menti
nasemiphefumlweni yethu
dai nostri spiriti
kude kube ngonaphakade
fino all’eternità
Enkosi
Grazie.

§

Arrivals

We came on our rags
with smiles and full of hope
unpacked into our matchbox homes
in places called Springfarm
with pictures of our exotic places and things fixed on the walls
then, we ventured out to the reality
through interfaces we crossed
called foreigners
sometimes welcomed
not mentioning our religion
our gods
we danced
we sang
in our gay clothes
selling our culture
waking the bones of this troubled City.

Arrivi

Siamo venuti vestiti dei nostri stracci
sorridenti e pieni di speranza
abbiamo disfatto le valigie nelle nostre case grandi quanto una scatola di fiammiferi
in luoghi chiamati Springfarm
con le immagini e le cose dei nostri posti esotici appesi alle pareti
poi, ci siamo avventurati nella realtà
attraverso le interfacce che abbiamo incrociato
chiamati stranieri
a volte accolti
senza accennare alla nostra religione
i nostri dei
abbiamo ballato
cantato
nei nostri vestiti gai
vendendo la nostra cultura
svegliando le ossa di questa inquieta città dei Troubles.

§

Somewhere between Africa and Belfast

Somewhere between Africa and Belfast
are broken promises
rain
brown soil
God
friendship
love
Madiba on the Peace Wall
and pain
bullet pain
riot pain
death
life
history.

* Madiba is Nelson Mandela, he was called Madiba

Da qualche parte tra l’Africa e Belfast

Da qualche parte tra l’Africa e Belfast
ci sono promesse non mantenute
pioggia
terreno scuro
Dio
amicizia
amore
Madiba sul muro della pace
e dolore
dolore del proiettile
dolore della rivolta
morte
vita
storia.

* Madiba è Nelson Mandela, veniva chiamato Madiba

§

Entomology

Our bodies are wiretaps
carried by a cuboid vessel
into the viscera of sphere
like weevils bare to illumination
leaning on the nearest thing
the thing that is itinerant
of the two dimensions
at the speed of light
transporting us through
quotidian noise.

Entomologia

I nostri corpi sono microspie
trasportate da una nave cuboide
nelle viscere della sfera
come punteruoli nudi all’illuminazione
che si appoggiano alla cosa più vicina
la cosa che è itinerante
delle due dimensioni
alla velocità della luce
trasportandoci attraverso
il rumore quotidiano.

(Traduzione a cura di Viviana Fiorentino)

Viviana Fiorentino nasce a Palermo e vive in Irlanda, paese in cui insegna e facilita workshops di poesia per minoranze culturali. È autrice di due raccolte di poesie in italiano, Trasferimenti (Zona Contemporanea), In giardino (Controluna Edizioni), e di un romanzo, Tra mostri ci si ama (Transeuropa Edizioni). Sue poesie in inglese sono apparse in antologia (Dedalus Press, Salmon Poetry, Arlen House) e in italiano e in inglese in riviste letterarie internazionali (come Italian Poetry Review, The Blue Nib, Honest Ulsterman, The Trumpet). Suoi racconti, interviste e traduzioni compaiono su blog letterari (come Nazione Indiana, La Balena Bianca). Viviana è nel direttivo dell’Irish PEN. Ha co-fondato il blog Le Ortique che mira a riscoprire le artiste dimenticate.