PREMIO BOLOGNA IN LETTERE
VIII edizione 2022
SEZIONE A
(Opere edite)
Premio speciale del presidente delle giurie
a
Roberta Sirignano
per l’opera
Sogno la direttiva (RP Libri)
Movimento, direzione e direttiva nei versi di Roberta Sirignano.
Sogno la direttiva, raccolta poetica di Roberta Sirignano, è uno dei tre testi cui è stato assegnato il Premio Speciale del Presidente della Giuria al Premio Bologna in Lettere 2022 (Sezione Opere edite): la raccolta è uscita nel 2021 per i tipi di RPlibri nella collana L’anello di Möbius diretta da Antonio Bux.
E lo stesso Bux scrive nella sua breve introduzione: «La poesia di Roberta Sirignano pare innescarsi da un movimento a raggiera per creare anelli concentrici di senso, dove una matrice compulsante batte la frenesia di una lingua decodificata attraverso suoni e sentori, visioni e istanze corporali.»
Dunque abbiamo, già a partire dal nome della collana nella quale il libro è stato pubblicato e pure dalla nota del curatore, l’idea di anello, di scrittura concentrica, che si muove secondo spostamenti studiati e sincronizzati.
Il primo testo della raccolta inizia con il verso movimenti a direzione d’incastro e si conclude con il verso sono il tempo che si avvita che io rotolo alla deriva.
Appaiono, fin da subito, le parole movimento e direzione, che si ritroveranno ancora più avanti nel corso della raccolta, così come si troverà la presenza di altri vocaboli attinenti ai concetti di movimento e direzione, quali: distanza, risalita, deviazione, passaggio, uscita, passo, via, scatto, arrivo, moto, spostamento, trasporto, marcia, cammino, velocità, percorso, tracciato, vertigine e verbi altrettanto attinenti come rincorrere, camminare, direzionare, andare, strapiombare, passare, sfrecciare, uscire, galleggiare, trasportare, saltellare, accelerare, entrare.
Movimento e direzione dettano, come il meccanismo di un metronomo, il senso della poetica di Sirignano, ma vi sono altri due elementi importanti come lo spazio e il tempo, che sono indissolubilmente legati al moto, all’attraversamento.
A prima vista la scrittura di Roberta Sirignano potrebbe sembrare il grido di un’anima in perenne agitazione oppure il segno di un graffito tracciato con giocosa rabbia sul muro o ancora la cavalcata tumultuosa attraverso sentieri impervi e queste sensazioni indubbiamente sono palpabili, ma c’è dell’altro.
C’è, da parte dell’autrice, l’attitudine ad affiancare immagini dolenti come la teca perde sangue dal cuore oppure il freddo fa dolore ad altre pervase da ironia come ma sono due o tre giorni che gli occhi mi bruciano / eppure non ho mangiato cioccolato fondente / e non sto indossando le lenti a contatto più del solito.
Roberta Sirignano ama poi giocare con le parole e inventare piccoli bozzetti tra il surreale e l’onirico quali, per fare alcuni esempi, lo spruzzino cruciverbato è sistemato in un canale / limpido di visione o anche gli spinaci bollono di evidenza rotonda ma non troppo e infine e si arresta vuoto come un fiotto caramellato.
E c’è spazio pure per assonanze e allitterazioni, si prendano ad esempio questi versi: il tuo macro il mio micro / interpolare interlinea interpunzione interezza d’addio / intermometro di rigore / intermezzo involontario intervento / exposto intermodo avvinghiato.
L’uso di termini stranieri quali capslock. autotune, spinoff, minimal, tag inquadrano poi la scrittura di Roberta Sirignano in un presente quanto mai attuale e denso di mescolanze.
In Sogno la direttiva la voce narrante (quasi sempre in prima persona) mostra al lettore un mondo fatto di quotidianità: i momenti di buio sono squarciati da improvvisi chiarori, il silenzio e il chiasso si compenetrano, così come il grigiore con i colori sgargianti.
Siamo di fronte a una raccolta che offre numerosi spunti di interesse, sia dal punto di vista dei contenuti che da quello squisitamente linguistico: Roberta Sirignano recepisce la lezione di grandi voci femminili della poesia del recente passato, si pensi ad Alejandra Pizarnik o ad Anne Sexton, delle quali mi pare di vedere alcune influenze, mentre in un testo appare il termine cuorifica che potrebbe far parte del vocabolario poetico rosselliano.
L’ultimo verso della raccolta recita sogno la direttiva, a completare quel percorso circolare e di scrittura concentrica di cui si diceva all’inizio: da movimento a direzione a direttiva il verso viaggia, attraversa e se si ferma è soltanto per ripartire. (Enea Roversi)
Roberta Sirignano segue un percorso creativo di esplorazione tra scrittura e immagine. E’ autrice di testi di poesia e di narrativa, con cui, in modo spontaneo e innato, sperimenta le potenzialità espressioniste della scrittura. Si occupa anche di arte con una produzione di opere realizzate con tecniche diverse, tra cui quella digitale.
Pubblicazioni –
“Urlo” (ARPANet, 2010)
“Un minuto dopo l’esplosione della luna” (Edizioni La Gru, 2012)
“Il Portone – fixing/my/tender/mind” (AUGH! Edizioni, 2017)
“La catena di montaggio della mente. Racconti obbligati” (Edizioni Ensemble, 2019)
“Sogno la direttiva” (RPlibri, 2021 – Premio Speciale del Presidente di Giuria di Bologna in Lettere 2022).
Ha ricevuto la Menzione d’Onore al Premio Lorenzo Montano 2019 per la prosa inedita: “La mistica della post-produzione”. E’ stata finalista al Premio Lorenzo Montano 2021 con la prosa inedita: “Plastica in divenire”. Ha ricevuto una Segnalazione al Premio Lorenzo Montano 2022 per la raccolta inedita di poesie: “brivido tessuto il corpo”