BARBARA HERZOG
E’ nata in Svizzera e si è trasferita ventenne in Italia, dove si è laureata con una tesi in letteratura africana. E’ traduttrice e interprete tra italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo; scrittrice di poesie, racconti, recensioni, articoli e attivista dei diritti umani. Ha pubblicato 4 raccolte poetiche. Ha tradotto dallo svizzero tedesco in italiano la raccolta di poesie “Qualcuno ha scambiato le mie ossa” di Ursula Hohler. Ha partecipato a vari convegni, rassegne e presentazioni di poesia ed è stata pubblicata in varie riviste in Italia e in America Latina.
La poesia di Barbara Herzog pone al centro il rapporto tra natura e persona umana; tra corpo, anima e parole. L’amore, con pluralità di significati, si esprime attraverso il mondo vegetale e animale. Come esempio valga la metafora del fiore del colibrì, con i suoi colori, con le sue ali, con la capacità di rinascere sempre.
Una donna-strega disobbediente è come un bruco, che volerà, non striscerà, si ribellerà. E’ attraversata dall’amore, è “moltitudine”, è “possibile”, si muove tra giorno e notte, nella quotidianità, curando l’accoglienza delle “sorelle”. Io/ altri/e per un’accezione amicale, per un arricchimento reciproco, in un grido gentile ma acceso.
Una donna che cerca di piantare i piedi in un punto fisso, mentre il mare la attira per un tuffo, in un profondo desiderio di vita, in un rispecchiamento tra il dentro e il fuori.
In fondo, è già molto se nella vita creiamo un piccolo dettaglio.
Le parole entrano attraverso i polpastrelli, raggiungono la lingua, il cervello, la penna. Rime, ripetizioni, enjambement, metafore, capacità di sintesi rendono la sua poesia frantumata, particolare, originale.
Le poesie bilingue sono tradotte da lei, che parla cinque lingue. (Serenella Gatti Linares)