Enzo Campi – THREE POEMS TRANSLATED FROM THE ITALIAN BY PATRICK WILLIAMSON

Da Pas de chance (inedito, 2022)

 

spossessato dal martello dal piccone

nell’impossibilità di scavare il

buco confonde la saliva con

lo sperma deviandone la

traiettoria.

ma lo sperma è viscido e acidulo

la sua utilità resta sempre da verificare

se non che

il luogo è mobile

si attraversa nelle sue stesse fratture

trattiene i liquidi e i fluidi per

non inondare la crepa

 

espelle i solidi, già

 

ma perché?

 

cede il cardine crolla la

porta si disintegrano dadi e

bulloni si rovescia il fusto

dispensando

l’acciaio disciolto

 

il quadro è ben delineato

al di là della casualità

con cui il pennello cade a

mortificare la tela

vanificando il quadro

d’insieme

(ma questa è un’altra storia)

 

ecco

:

talvolta mescola

l’acciaio disciolto

all’anice e al tamarindo

 

così, per esaltare il palato

 

**

 

Da Fate attenzione a non calpestare il testo (inedito, 2015/2023)

 

Prima d’ogni utopica risoluzione, prima del battito di

ciglia che si ostina a scandire il ritmo dell’immediato,

prima che il macigno venga scagliato contro l’incauto

viandante, prima di subire il sadismo del labirinto,

prima si sostare sulla soglia sapienziale ci toccherà

osservare quel grano di sapida follia che nasce e si

mostra come perla e sempre rotola dal capo alla coda

scavando, sotto pelle, un cunicolo. Prima del dato di

fatto, prima dello spasmo che muove e ribalta i nodi,

prima che tutta questa disseminazione si dichiari

inutile e infertile, prima che il coro rinnovi il rituale

della punizione, prima che il tamburo annunci l’avvento

della consumazione ci toccherà sputare su quella

perfida luce che ancora persiste a spargere d’intorno

vacue meteore private di ogni funzione salvifica.

 

*

e

pure

procede

dilagandosi a

raggiera, non

rivendica piccoli

padri né

magnifiche madri,

sotterra gli amuleti e

rinnova il rito

sputando sul

limo molteplici

lassi di tempo scanditi

come passi appena

accennati se mai

compiuti a

ritroso

cavalcando senza

sella l’urgenza

atavica del

ritorno

 

*

Quanto basta del lungo e del corto, recitò

a viva voce il coro. E tutti i feticci risero

di gusto disponendosi a circolo intorno al

sapido viandante. Un po’ più lungo del

corto sarebbe la giusta misura, rispose

in pectore il viandante. Ma la storia, si sa,

deve sfiancarsi nel riproporre il corso e il

ricorso delle sue crudeltà. Così il viandante

si condusse verso il loco ove mordere a

sangue il corpo di turno. Solo un sacrificio

mancato, pensarono in tanti, senza tener

conto dei pesi e dei contrappesi che da

sempre tonificano e sfibrano i centri nervosi

 

 

 

**

 

Da Orge a canne mozze (inedito, 2021)

 

e allora sale se bene legato

ancorato a quella che

fu cuccagna o orgia

caciara vocio indistinto

sesso ritmato voce

minuti voce ore          

c’è qualcosa o

qualcuno qualche uno o due o tre

sono i passi scanditi a

colpi di glottide     

voce nuda voce minuta

nudo corpo o solo inutile minuzia

un assembramento sedizioso

ma starnazza il coro

in vero delizioso

e dispera se pure abulico insorge

si erge sulla prua dalla

rada delle voci minime minute

minuziose silenziate

 

ma no

 

la pellicola resiste

corrode il derma

 

voci stimmate minuti

ago chiodo scalpello

evidenziano e

conclamano l’aborto                      

restituito al dileggio

del richiamo all’ordine

***************************************

 

From Pas de chance (unpublished, 2022)

 

dispossessed of the hammer of the pickaxe
the impossibility of digging the
hole confuses saliva with
sperm by deviating its
trajectory.
but sperm is slimy and acidulous
its usefulness always has to be proved
except that
the place is mobile
passes through its own fractures
retains liquids and fluids so
not to flood the crack

expels solids, yes

but why?

the hinge yields the door
collapses disintegrates nuts and
bolts the shaft topples
dispensing
dissolved steel

the picture is well delimited
beyond the randomness
with which the brush falls to
mortify the canvas
thwarting the picture
of the whole
(but that’s another story)

here it’s
:
sometimes mixtures
dissolved steel
with aniseed and tamarind

so, to enrich the palate

From Fate attenzione a non calpestare il testo (unpublished, 2015/2023)

 

Before any utopian resolution, before the blink of
an eye that persists in beating the rhythm of the immediate,
before the boulder is hurled at the unwary
wayfarer, before suffering the sadism of the labyrinth,
before we pause on the wisdom threshold we will touch
observe that grain of tasty madness that is born and
shows itself as a pearl and always rolls from head to tail
digging, under the skin, a burrow. Before the fact,
before the spasm that moves and upsets the knots,
before all this dissemination declares itself
useless and infertile, before the chorus renews the ritual
of punishment, before the drum announces the advent
of consummation we will touch spit on that
perfidious light that still persists in scattering around
vacuous meteors deprived of all salvific function.

*
and
also
proceeds
spreading in
rays, it does not
claim puny
fathers nor
magnificent mothers,
buries amulets and
renews the ritual
spitting on the
silt multiple
time intervals punctuated
like steps barely
hinted at if ever
taken in
backwards
riding saddleless
the urgency
atavistic urgency of
return

*
Enough of the long and short, the chorus
recited loudly. And all the fetishes laughed
with gusto as they formed a circle around the
tasty wayfarer. A little longer than the
short would be the right size, replied
the wayfarer in petto. But history, you know,
must exhaust itself repeating the course and
recurrence of its cruelties. Such the wayfarer
led towards the place where he could bite
the body on duty until it bleeds. Another squandered
sacrifice, many thought, without taking
account of the weights and counterbalances that
always invigorate and exhaust the nerve centres

**

From Orge a canne mozze (unpublished, 2021)

 

and then rises if well tied
anchored to what
was loads or orgy
indistinct vocal din
rhythmic sex voice
minutes voice hours
there’s something or
someone some one or two or three
footsteps marked by
strokes of the glottis
naked voice minute voice
naked body or just useless minuteness
a seditious assemblage
but the chorus squawks
in true delight
and despairs if abulic surges
upright on the prow of the
roadstead of voices minimal minute
meticulous silenced

but no

the film resists
corrodes the dermis

minute stigmata voices
needle nail chisel
evidence and
proclaim the abortion
returned to mockery
of the call to order

 

Three Italian Poems— Enzo Campi