Bologna in Lettere 2021 – Víctor Rodríguez Núñez

Bologna in Lettere 2021

South American Poetry Review

A cura di Marisol Bohórquez Godoy

 

 

Víctor Rodríguez Núñez

(Traduzioni di Gianni Darconza)

 

 

 

Víctor Rodríguez Núñez (L’Avana, Cuba, 1955) è poeta, giornalista, critico, traduttore e professore universitario. Ha pubblicato quindici libri di poesia, quasi tutti premiati, tra i quali i più recenti sono deshielos (2013), desde un granero rojo (Premio Internazionale di Poesia Alfons el Magnànin, 2013), despegue (Premio Internazionale di Poesia della Fondazione Loewe, 2016) e el cuaderno de la rata almizclera (2017). Alcune sue poesie sono apparse in otto paesi di lingua spagnola, e sono state tradotte in inglese, tedesco, cinese, francese, ebraico, italiano, macedone, serbo e svedese. In Italia ha pubblicato L’ultimo alla fiera: Antologia poetica, 1975-2000/El último a la feria (2011) e decollo/ despegue (Raffaelli, 2017). Negli anni ’80 è stato redattore e capo di redazione della rivista culturale cubana El Caimán Barbudo. Ha curato tre antologie che hanno definito la sua generazione, oltre al volume La poesía del siglo XX en Cuba (Visor, 2011). Dottore in Letterature Ispaniche presso l’Università di Austin, Texas, attualmente è professore di tale specialità presso il Kenyon College negli Stati Uniti. Le poesie che qui presentiamo sono tratte dal libro decollo/ despegue .

 

 

 

 

 

 

 

[Santa María]

 

sin media luz donde caerse muerto

tirado en esta playa

como el cangrejo que no tuvo suerte

y el niño perdonó

 

compadeces a la piedra que te guiña un ojo

su fresca militancia

y la bicicleta cargada de caracoles

te cruza entre las muelas

 

la arena en las cesuras

hace que las claves no estén en tiempo

el mundo es una güira pintada como quiera

 

para la discreción de los turistas

nadie te contó antes

lo que se aprende si sales del agua

 

 

 

[Santa Maria]

 

senza un briciolo di luce dove cadere morto

disteso su questa spiaggia

come il granchio che senza fortuna

il bimbo ha perdonato

 

compatisci la pietra che ti strizza l’occhio

la sua fresca militanza

e la bicicletta piena di lumache

ti passa attraverso i molari

 

la sabbia nelle cesure

fa sì che le chiavi non vadano a tempo

il mondo è una zucca dipinta come vuole

 

a discrezione dei turisti

nessuno ti ha raccontato prima

quel che si impara se esci dall’acqua

 

 

 

 

[Malecón]

 

el ruso con arpón y la santera

pisan fuerte sobre la savia de flamboyán

no hay sentido común

                                        solo hollar la belleza

 

él ensartará su cubera de oro

coleando en el agua enjabonada

ella se casará con su turista

encantado con la asimetría de los pechos

 

todo en la misma tarde

en que el sol decidió quedarse fijo

sin embargo la lluvia se apersona

 

se filtra entre las ruinas

cuando la noche vuelva encontrará

desilusión en sal

 

 

 

[Molo]

 

il mulatto con l’arpione e la credente

calpestano forte sulla linfa di flamboyan *

non c’è alcun buon senso

                                        solo umiliare la bellezza

 

lui infilzerà il suo pesce d’oro

scodinzolando nell’acqua insaponata

lei si sposerà col suo turista

stregato dall’asimmetria dei seni

 

tutto nella stessa sera

in cui il sole ha deciso di restare fisso

tuttavia la pioggia compare

 

filtra tra le rovine

quando la notte tornerà troverà

disinganno nel sale

 

*Albero della famiglia delle leguminose [ndt].

 

 

[27 Mallard Pointe]

 

de súbito en tu casa

                                    que ya no reconoces

ni te reconoce peor aún

aunque has dejado fibras de ADN

 

en todas sus aristas

y has cargado contigo varios cielos

algún fondo de mar

ya ves no te será dado volver

 

a orillas de este lago imaginado

se olvidará tu lengua

se dirán cosas con letras inútiles

 

no te quites esa sombra arrugada

ni la mirada zurda

aquí también eres un extranjero

 

 

 

[27 Mallard Pointe]

 

di colpo a casa tua

                                    che più non riconosci

e peggio ancora non ti riconosce

anche se hai lasciato fibre di DNA

 

in ogni suo spigolo

e ti sei accollato vari cieli

qualche fondale marino

vedi già che non ti sarà dato tornare

 

sulla sponda di questo lago immaginato

si scorderà la tua lingua

si diranno cose con lettere inutili

 

non ti levare quell’ombra sgualcita

né lo sguardo sinistro

anche qui sei uno straniero

 

 

 

 

[Paseo del Prado]

 

este país se nos fue de los pies

y tomó otro camino

                                    con su densa rutina

que ni una rumba puede alebrestar

 

mulatas legendarias

abanican la espera maduras de calor

y chinos hacen cola sonrientes

a las puertas de nada

 

país de reggaetón doble moneda

estridencia ideológica

donde lo único decente es el sol

 

país alzado en ruinas triangulares

sin aire en la escalera

que ya no queda aquí ni regresa contigo

 

 

 

[Passeggiata del Prado]

 

questo paese ci è sfuggito da sotto i piedi

e ha preso un altro cammino

                                                    con la densa routine

che neanche una rumba può raddrizzare

 

mulatte leggendarie

sventagliano l’attesa mature di calore

e i cinesi fanno la coda sorridenti

alle porte del nulla

 

paese di reggaeton doppia moneta

strepito ideologico

dove l’unica cosa decente è il sole

 

paese sollevato in rovine triangolari

senz’aria sulle scale

che ormai non resta qui e non ritorna con te