Bologna in Lettere 2019 – Disseminazioni – Flaminia Cruciani, Carlo Pasi

 

Bologna in Lettere
VII edizione

Disseminazioni

Sabato 2 marzo, ore 20.30
FactoryBo
Via Castiglione 26, Bologna

Scavo dell’origine, hypodochē e immortalità

Incontro con la scrittura di Flaminia Cruciani
e la visione critica di Carlo Pasi

Un evento a cura di Enzo Campi

 

 

Conversazioni su e letture da
Lezioni di immortalità (Mondadori, 2018)
Chora (spagine, 2018)
Piano di evacuazione (Samuele Editore, 2017)
Semiotica del male (Campanotto, 2016)
Lo scavo dell’origine (petrarte edizioni, 2017)
La sovversione del pensiero (Idea Books, 2018)

 

 

[…] Ed è proprio in un’area estraniata, direi quasi attraverso i suoni e i pensieri di un’altra lingua, ipnotica, ribelle a se stessa, intrecciata ad innesti insidiosi, preverbali e sottilmente inconsci che inserirei l’esperienza poetica di Flaminia Cruciani, accogliendo quel principio di analogia divergente che già Proust aveva enunciato in Contre Sainte-Beuve: “I bei libri sono scritti in una sorta di lingua straniera” […]

Oltre a Proust proporrei ibridazioni, proiezioni ed incroci con autori come Artaud, Bataille, Derrida, che in una sorta di complicità rovesciata, fossero loro a intonarla – la poesia di Flaminia Cruciani – come fantasmi che tentano di prolungarsi nel respiro-scrittura, attraverso altre voci prescelte fra le più congeniali. Poiché ogni poeta, come nella visione del Libro dei morti dell’antico Egitto, ha il suo doppio Ka – che lo fa rivivere nel tempo futuro, innestandosi ad altre esperienze espressive, come uno spettro in cerca di un nuovo soffio per un suo imprevedibile aldilà. Del resto i veri interlocutori trasmigrano in mondi senza confini, non hanno volti riconosciuti, si incrociano in spazi misteriosi, appartengono all’inaspettato. Per questo, come ancora ci dice Mandels’štam, non bisognerebbe cercarli vicino, nella realtà pressante che si chiude all’ascolto, ma semmai richiamarli come fantasmi nella dislocazione delle identità, per il trapasso dei confini, in cui germina, fin sull’orlo del delirio, la reciprocità del contatto […]

 

(Carlo Pasi, La sovversione del pensiero. Improvvisi su “Piano di evacuazione” di Flaminia Cruciani, Idea Books, 2018)

 

 

Flaminia Cruciani, nata a Roma, vive fra Roma e Firenze. Laureata in “Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente antico”, presso “Sapienza Università di Roma”, ha poi conseguito il Dottorato di Ricerca in “Archeologia Orientale” nella stessa Università, specializzandosi poi con un Master di II livello in “Architettura per l’Archeologia – Archeologia per l’Architettura” per la valorizzazione del patrimonio culturale. Per lunghi anni ha partecipato alle annuali campagne di scavo a Ebla in Siria, in qualità di membro della “Missione archeologica italiana a Ebla” diretta da Paolo Matthiae. Ha conseguito poi una seconda laurea in “Storia dell’arte”. Presso “Sapienza Università di Roma” ha tenuto annualmente corsi su “Il rapporto tra l’iconografia e il testo nella tradizione mesopotamica”. È consulente nell’ambito di diversi progetti archeologici dell’Università e del Comune di Roma e autrice di pubblicazioni a carattere scientifico; fra cui nel 2006 The Attributes of Ishtar in the Old Syrian Glyptic and the Mesopotamian Literary Tradition negli atti di ICAANE V, 5 th. International Congress on the Archaeology of the Ancient Near East, Madrid. Nel 2010 ha pubblicato L’iconografia del corteo degli uomini dalle gambe incrociate nella glittica paleosiriana, analisi e interpretazione, in RSO 81. Sempre del 2010 è The King with the Cup in Old Syrian Glyptic: an Image of Royal Ancestor negli atti di ICAANE III, 3 rd. International Congress on the Archaeology of the Ancient Near East, Parigi.

Si è specializzata, inoltre, in Discipline Analogiche, attraverso lo studio dell’Ipnosi Dinamica, della Comunicazione Analogica non Verbale e della Filosofia Analogica, conseguendo il titolo di Analogista. Pratica quindi una professione di aiuto per la lettura e la decodifica delle dinamiche emozionali profonde, Ha, inoltre, inventato il Noli me tangere®, uno strumento di aiuto fondato sulla metafora e sul potere evocativo delle immagini.

In ambito poetico, nel 2008 ha pubblicato Sorso di Notte Potabile, ed. LietoColle e nel 2015 Lapidarium, ed. Puntoacapo. Semiotica del male, edito da Campanotto, è del 2016, mentre del 2017 è Piano di evacuazione, Samuele Editore. Chora, un libro scritto a due mani con Ilaria Caffio, con la prefazione di Carlo Pasi, Spagine edizioni, Fondo Verri è uscito nel 2018. Sempre del 2018 è la sua antologia We were silent in the same language, con la prefazione di Marco Sonzogni, pubblicata da Gradiva Publications, New York. Una sua antologia personale di poesie tradotte in spagnolo sta per essere pubblicata in Spagna.  Il suo ultimo libro è Lezioni di immortalità, collana “Strade blu”, Mondadori 2018. Suoi testi poetici sono stati tradotti in inglese, francese, spagnolo, bulgaro, coreano, mandarino, arabo e rumeno e sono presenti in diverse antologie straniere. È regolarmente invitata ai più importanti festival internazionali di poesia in tutto il mondo. Lo scorso luglio ha partecipato al 28th Medellin International Poetry Festival in Colombia. È tra i fondatori e gli ideatori del movimento culturale “Poetry and Discovery”. È membro dell’Académie Européenne des Sciences, des Arts et des Lettres di Parigi.

 

 

Allievo di Giovanni Macchia, Carlo Pasi ha insegnato letteratura francese alle Università di Roma (La Sapienza) e di Pisa. Nel campo della saggistica i libri più recenti sono: La comunicazione crudele da Baudelaire a Beckett, Bollati Boringhieri, 1998; Artaud attore, Bollati Boringhieri, 2000; Georges Bataille. La ferita dell’eccesso, Bollati Boringhieri, 2003; Sade Artaud e l’attore crudele, Petrartedizioni, 2010; L’altra scena. Scritti su Antonin Artaud, LoGisma, 2013. Per l’editore Einaudi, nella collana diretta da Valerio Magrelli, Scrittori tradotti da scrittori, ha curato il volume Humpty Dumpty di Lewis Carroll nella traduzione di Antonin Artaud (1993). Per le edizioni l’Obliquo ha pubblicato una trilogia narrativa e due raccolte poetiche; con Manni nel 2002 ha pubblicato il romanzo  La morte di Amleto. I testi più recenti Lo scavo dell’origine e La sovversione del pensiero presentano delle note critico-poetiche su Semiotica del male e Piano d’evacuazione di Flaminia Cruciani. Dedicatosi alla scrittura teatrale nell’”ottica artaudiana”, ha realizzato per le scene con l’attrice Francesca Tommasi, lo spettacolo Justine e il suo doppio.

 

 

 

 

 

 

 

ricognizioni

 

 

 

Piano di evacuazione | Poesie di Flaminia Cruciani

 

Flaminia Cruciani

 

“Lezioni di immortalità” di Flaminia Cruciani

 

 

7 poemas de “Callábamos en la misma lengua” (antología), de Flaminia Cruciani

 

La foto di Flaminia Cruciani è di Dino Ignani